7° Chakra - Sahasrara


7° Chakra

Il Sè Superiore

La civiltà occidentale si fonda sull’idea che lo spirito e la materia siano cose distinte e separate.
Le preoccupazioni che affollano la nostra vita in stato di veglia, spesso ci distraggono dal ricordarci chi siamo veramente, ovvero figli dell'universo, che cercano la strada per tornare a casa, e che esiste un senso più profondo della vita di quello che normalmente percepiamo.

Il settimo chakra riguarda quindi la fusione con la coscienza divina e la realizzazione della nostra natura più autentica: il sé individuale collegato al Tutto. Il nostro scopo è quello di manifestare la divinità nel nostro corpo e nelle nostre azioni e, in tal modo, trasformare il mondo. Nel settimo chakra vediamo il divino in ogni cosa e in tutti i suoi infiniti aspetti, significa collegare il finito con l’infinito, pur conservando le due qualità. È questo protenderci che ci fa crescere. Per arrivare al chakra della corona, il nostro essere deve però essere collegato alla Terra, le nostre radici affondate profondamente nel terreno. 

Come vi comportereste, se sapeste di essere un dio o una dea? 
Come trattereste voi stessi?
Come trattereste gli altri?

È mia sincera convinzione che ciascuno di noi, ma anche ogni altra cosa vivente, sia un aspetto del divino. Purtroppo, la nostra divinità viene spesso dimenticata, contratta dalla paura, sepolta dalla vergogna e dal dubbio, o relegata entro i confini dell’ego individuale.
Lo sviluppo del settimo chakra costruisce la nostra struttura cognitiva, il nostro bagaglio di sistemi di credenze, la nostra comprensione del mondo e la nostra capacità di mettere in discussione e di pensare in modo autonomo. L’attività principale di questa struttura cognitiva è di imparare. È imparando che ampliamo il nostro orizzonte, perfezioniamo il nostro rapporto con gli oggetti e le persone e cresciamo in comprensione e saggezza. Allo stadio del settimo chakra aneliamo consciamente a una più profonda comprensione e contatto con il tessuto profondo dell’esistenza. 

Questo è il risveglio spirituale, che inizia con domande fondamentali come: 
“Perché siamo qui?” 
“Che cosa significa tutto ciò?” 
“Qual è la fonte?” 
“Chi sono io nel grande disegno delle cose?” 

Nel settimo chakra vi è un superamento dell’ego, poiché la ricerca di un significato va oltre e al di là del sé. Non più “chi sono io?” ma “cosa significa tutto questo?”

Il chakra della corona non è semplicemente uno stato di comprensione, ma uno stato dell’essere. 
La coscienza non è una cosa, ma un’esperienza. Quando giungiamo in pienezza a questo livello, senza negare o saltare alcuno dei livelli sottostanti, giungiamo a uno stato dell’essere pienamente conscio.


Esercizio per stimolare il 7° Chakra

Create un’immagine mentale del vostro concetto di divinità o se superiore. Può essere una Madre Terra rotonda e robusta, un vecchio con una barba bianca, una stella luminosa, una fontana di luce o una nebulosa. Non ha importanza, basta che sia un’immagine con cui potete mettervi in relazione, che vi comunichi saggezza e compassione.

Poi pensate ad un argomento sul quale avete bisogno di essere consigliati Articolate la cosa che vi sta a cuore in forma di una domanda che potete porre a questo essere superiore:

“Che cosa devo capire in questa situazione difficile nella quale mi trovo?” 
“In che modo posso scoprire verso quale direzione mi devo dirigere adesso?”. 

Scrivete la domanda su un foglio. Ora, immaginate di essere questa divinità o se superiore che avete visualizzato. Immergetevi veramente in questa sensazione, in questa esperienza. Quando vi sentite completamente uniti a questa immagine rileggete la domanda scritta sul foglio. Poi rispondete come farebbe la divinità ricordando la risposta o scrivendola.



IDENTITA' UNIVERSALE: AUTOCONOSCENZA

Nel chakra della corona giungiamo all’identità finale e più ampia: la nostra identità universale. Più si espande la nostra coscienza, più ampia diviene la nostra identità. Quando ci rendiamo conto del grandioso scopo del cosmo, ci viene data l’opportunità di trascendere il nostro mondo più piccolo e più limitato e ci identifichiamo con l’universo intero. Nella filosofia orientale è questa la base della vera conoscenza di sé: la conoscenza del divino che la abita. 

Lo scopo della meditazione e, in verità, di tutte le discipline spirituali, è quello di iniziare a capire che ego e personalità sono solo identità minori, perchè in realtà noi siamo una cosa sola con l'universo. Il che non nega la realtà delle identità minori; significa solamente che ci è possibile vederle come parte di un’unità integrata e unificata. Infatti prima dobbiamo consolidare le nostre identità dei livelli più bassi per poter sostenere le identità più vaste. Sono certa che di tanto in tanto,  è possibile scorgerne delle scintille.

[passi di Anodea Judith - Il Libro dei Chakra]

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