6° Chakra - Ajna
6° Chakra
Il terzo occhio
Quando entriamo nel chakra della fronte, ci volgiamo a guardare i passi dietro di noi in modo nuovo.
La vista ci fa da guida e siamo in grado di vedere dove siamo stati, dove siamo ora e prevedere dove stiamo andando. Questa consapevolezza ci mette in condizione di sapere che cosa fare: senza la visione infatti, le nostre azioni sono solo dei semplici impulsi ma, grazie ad essa, diventano atti creativi della volontà al servizio della trasformazione.
L’elemento di questo chakra è la luce, una vibrazione più alta e più veloce di quella del suono del chakra sottostante (gola). La luce ci grazia della capacità di vedere, di percepire a distanza il profilo e la forma delle cose che ci circondano. Questo atto miracoloso del vedere è la funzione fondamentale di questo chakra: la percezione fisica ci dice che qualcosa esiste, ma solo la vista interiore ci può dire che cos’è.
Mentre i nostri occhi fisici sono gli organi della nostra percezione esterna, il sesto chakra è in relazione con il mistico terzo occhio: l’organo della percezione interiore. Il terzo occhio può vedere lo schermo interiore su cui si intrecciano in uno spettacolo senza fine memoria e fantasia, immagini e archetipi, intuizione e immaginazione. Guardando i contenuti di questo schermo, creiamo un significato e lo portiamo alla coscienza. Scopo del sesto chakra è quello di vedere la via e portare la luce della coscienza a tutto ciò che esiste dentro e attorno a noi.
Esercizio per stimolare il 6° Chakra
Molti hanno difficoltà a visualizzare, il che li lascia in svantaggio nella visualizzazione creativa o nella meditazione guidata. Se appartenete a questa categoria di persone, non vi disperate, c’è speranza. Anche se vi considerate il peggior artista del mondo, potete stimolare il processo del pensiero visivo attraverso la creatività. Qui lo scopo non è di creare qualcosa da appendere alle pareti o da regalare agli amici, ma quello di usare l’arte visiva per stimolare l’inconscio, stimolare il pensiero visivo e allo stesso tempo divertirsi.
Disegnate i vostri chakra
Prendete un grande foglio di carta, delle matite, dei pennarelli o delle penne. Entrate in uno stato rilassato o meditativo e cercate di percepire l’energia che è in ogni chakra, uno alla volta. Concentrandovi sul primo chakra, sentite se è in eccesso o in carenza, teso o vivace, solido o fluido. Poi prendete i colori che vi sembrano più adatti a rappresentare l’energia che è dentro e disegnate qualunque forma esprima la sensazione che provate. Potreste disegnare dei grandi cubi neri, delle spirali gialle, dei cerchi rosa o qualunque forma astratta vi sembri più adeguata a esprimere ciò che sentite in quella zona del corpo e della vita. Poi fate lo stesso col secondo chakra, mettendolo sopra il primo nel disegno sul foglio. Così fate per ogni chakra e quando avete finito, guardate il disegno.
Quali sono le linee energetiche più in evidenza?
Siete più aperti in alto o in basso
Siete contratti e densi oppure talmente leggeri che è come se ci foste appena?
I chakra sono collegati tra loro oppure tra l’uno e l’altro ci sono degli stacchi?
Quali sono le aree su cui bisogna lavorare, in base a quanto ha rivelato il vostro disegno?
Il modo migliore di visualizzare creativamente è quello di distendersi e rilassarsi profondamente. Per rilassarvi, usate delle posizioni yoga o la vostra usuale tecnica di meditazione, oppure anche soltanto qualche minuto di attenzione del vostro respiro. Poi lasciatevi andare e giocate con la vostra immaginazione.
IDENTITA' ARCHETIPICA: AUTORIFLESSIONE
Nel sesto chakra noi ci espandiamo nella nostra identità archetipica, trasformando l’Io individuale in qualcosa di transpersonale. Ad esempio ampliamo la nostra comprensione del Sé quando scopriamo i temi della nostra vita riflessi nelle fiabe, nella mitologia, nei film e nelle storie riportate dai giornali. Facciamo esperienza della riflessione del sé nel sistema più vasto. I simboli sono i mattoni della coscienza, parole, immagini e pensieri (chakra quinto, sesto e settimo) sono tutti riflessi simbolici del piano della manifestazione. Ogni parola che usiamo è il simbolo di una cosa, di un concetto, di un sentimento, di un processo o di una relazione. Ogni immagine della nostra mente è un simbolo mentale di qualcosa di reale e ogni pensiero è una combinazione di questi simboli. Posso parlare di un camion anche se non posso sollevarlo. Posso descrivere una galassia anche se non posso viaggiare verso di essa. Mi è più facile mostrare il ritratto di un uomo, che descriverlo. Possiamo considerare i simboli come l’essenza vibrazionale di quello che essi rappresentano. Sono i mattoni della comunicazione e della coscienza. Quando un simbolo davvero ci parla, quando è ricco di significato, allora si dice che ragioniamo con esso.
[passi di Anodea Judith - Il Libro dei Chakra]
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