4° Chakra - Anahata

4° Chakra


Il mistero dell'amore

L’amore è l’essenza che guarisce ogni cosa. Pazienza, abilità, preparazione e talento... tutto serve ma senza amore queste sono solo qualità. Capisci cosa voglio dire? L’amore racchiuso nel chakra del cuore, è in realtà il collante cosmico di tutto l’universo, intendo quella forza che unisce Cielo e Terra, che accetta e rispetta ogni individuo, ogni relazione, e che si trova proprio all’interno di te stesso.

Non riesco a trovare le parole per descrivere questa bellezza, per cui eccoti subito l'esercizio per armonizzare l'energia del 4° Chakra:

Mettiti comodo seduto su una sedia oppure a gambe incrociate tenendo la schiena dritta ma non tesa. Rilassa le spalle e unisci i palmi delle mani come in preghiera davanti al cuore. Abbassa leggermente il mento per guardare la punta delle tue dita e connettiti al tuo respiro. Ascolta l’aria che entra e che esce ed immagina di respirare luce pura e incontaminata piena di amore. Inizia a riempire, attraverso il respiro, ogni area del tuo corpo con l’immaginazione. La luce di amore entra ed esce dal tuo corpo per purificare ogni parte di te. Quando senti che sei pieno di luce e ogni ombra è stata illuminata, muovi le braccia in avanti come gesto di donazione. Immagina di donare amore a tutte le persone a cui vuoi bene, a te stesso e all’universo. Poi piega nuovamente le braccia e posiziona i palmi al cento del petto come segno di ricezione. Ricevi amore incondizionato dall’universo per nutrite te stesso. Continua a fare questo movimento lento e dolce con le braccia di "dare e ricevere" per almeno 5 volte. Concludi tornando nella posizione iniziale, unendo le mani in preghiera e ascoltando il tuo respiro.


<<Nel quarto chakra creiamo un’identità sociale, nota anche come “persona”. La persona è la personalità creata per interagire con gli altri, è la parte di noi stessi che l’ego lascia affiorare alla superficie, separata dalle ombre. La nostra identità sociale può essere l’aiutante compulsivo, l’amante seduttivo, colui che compiace o l’intrattenitore. Nella nostra famiglia possiamo assumere il ruolo del bambino sperduto, dell’eroe, della brava ragazza o del ribelle. All’inizio il concetto che abbiamo di noi stessi si basa sul modo in cui gli altri reagiscono a noi, se siamo popolari o degli isolati, ammirati o criticati, amati o rifiutati, e ci identifichiamo innanzitutto con le nostre relazioni. Maturando, l’identità tende a includere il modo in cui percepiamo il nostro ruolo nel servire gli altri, o il modo in cui abbiamo imparato a dare e ad accettare un mondo al di là della nostra parte egoica. Questo costituisce la base per la nostra autoaccettazione. L’identità sociale affonda le radici nell’ego e tuttavia si espande continuamente oltre il regno delle necessità centrate su se stessi, per essere consapevoli degli altri. Quando infrango l’identità univoca con l’ego-sé e mi prendo cura di altre persone nel mondo, emerge la mia identità sociale.>> [passi di Anodea Judith - Il Libro dei Chakra]

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